PROMETEO PIOGGIA

PROMETHEUS #2

Who knows anything about God?
Intenso, appassionante, riflessivo, ecco solo alcuni degli aggettivi che mi sovvengono, nel ripensare al Prometheus #2, andato in scena al teatro civico 14, di Caserta.
Uno spettacolo che gode di pochi elementi scenici, che al contempo riescono a ricreare un’ambientazione quasi onirica, che non solo fa da cornice scenica alla storia di Prometeo, e alle sue sofferenze, ma genera nel pubblico un fortissimo senso di angoscia ed appartenenza alla vicenda.
Di fatti in “apertura di sipario”, troviamo sulla scena una donna di spalle, posta in posizione sopraelevata, a farle da sfondo vi è un’accattivante quanto inquietante gioco di luci ed immagini, che a tratti riprendono il motivo dell’acqua, che sarà poi spesso richiamato nel corso della rappresentazione.
La vicenda prende il via quando a comparire in scena sono Prometeo, interpretato da un’emozionante Antonello Cossia, ed Hermes, che prende vita dalla voce e dal corpo di Paolo Cresta, geniale nell’uso della mimica.
La storia in breve narra del tradimento di Prometeo a Zeus, e delle pene che egli è costretto a soffrire per quanto fatto; ma senza soffermarsi sulla trama, la quale è nota ai più, grande attenzione merita la messa in scena di questa storia.
Nello specifico lo scambio di battute che avviene tra Prometeo ed Hermes, oltre ad essere pronunciate con un’eccezionale alternanza di registri tonali, è ricco di riflessioni filosofiche e morali, che sono più o meno evidenti.
Di fatti nelle battute pronunciate si possono cogliere alcune concezioni sulla vita e sul dolore di grande spessore, che lasciano poi nel pubblico un senso di smarrimento e di curiosità, che porteranno poi i più “sensibili” ad interrogarsi una volta tornati a casa.
A guisa di ciò vi lascio una mia considerazione circa la figura della donna incinta, nello specifico, la sua maternità a mio avviso rappresenta l’intera umanità che Prometeo è disposto a proteggere a costo della sua vita, e per la quale subisce tutte le pene inflittegli da Hermes; a voi ulteriori considerazioni..
Ritornando allo spettacolo, un plauso particolare va al costume ed al make up, che forti della passionata interpretazione degli attori hanno sottolineato ancor più quel forte senso di dolore ed angoscia cui sopra facevo riferimento.
In definitiva mi sento di fare i miei più sinceri complimenti al cast, alla regia, al sound e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere Prometheus#2 uno spettacolo intenso e al contempo appassionante.

Simone Grieco
Studente della facoltà di lettere moderne della Federico II di Napoli. Si definisce un grandissimo appassionato di teatro e in genere di tutto ciò che è cultura. Collabora con l’emittente radiofonica di Caserta ‘RADIO PRIMA RETE’.

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